PostgreSQL è ormai come Oracle 11g con le nuove funzionalità di replica in streaming e Hot Standby.

PostgreSQL più comunemente chiamato Postgres è giunta alla versione 9.0 lo scorso 20 Settembre.
Sarebbe complesso presentare PostgreSQL ad un neofita, ma vi basti sapere che è un DBMS SQL di classe Enterprise con efficienza, feature, stabilità che competono con rivali commerciali del calibro di MS SQL Server, DB2 (IBM) ed infine il mostro sacro Oracle.

Non è stato citato MySQL perchè effettivamente PostgreSQL è un prodotto di lunga superiore per essere impiegato in ambiti di produzione mission critical, con feature native consolidate dagli anni quando MySQL non aveva nulla di relazionale non supportando fino a qualche anno fa nemmeno l’integrità referenziale, le viste, le stored procedure e tutt’ora rimane impacciato con i trigger.

Dopo questa breve ma doverosa premessa si può affermare che ad oggi la nuova release 9.0 è pressoché pari in termini di funzionalità a Oracle 11g.

A dirlo è 2ndQuadrant, azienda leader di consulenza PostgreSQL.

Simon Riggs, CTO e fondatore di 2ndQuadrant, ritiene che sia la replica in streaming che Hot Standby, implementate come funzionalità interne al database,  costituiranno per le aziende un incentivo a migrare da costosi database proprietari, quale ad esempio Oracle che ha costi di licenza di decine di migliaia di euro per singolo singolo core.

Ciò è estremamente positivo dato che l’inclusione della replica nel core di Postgres era una delle feature più richieste dai clienti.
Fino ad ora ciò era possibile tramite modularità esterne, a discapito del senso di gradimento degli utenti finali che vogliono sempre qualcosa di integrato che funzioni bene, sempre e subito.

Sempre più filo da torcere a Oracle dunque che pur essendo l’azienda leader nel campo DBMS si trova sempre più minacciata da soluzioni Open Source quali MySQL (che ha recentemente acquistato insieme a SUN) ma sopratutto PostgreSQL definito all’unanimità “Il più avanzato database open source”.

A prova di ciò e del terrore (e dunque della validità e della bontà) che PostgreSQL incute a Oracle non si può assolutamente omettere l’increscioso evento avvenuto a fine luglio 2010, appena dopo l’acquisizione di Sun Microsystem che ha visto spegnere i server utilizzati da Postgres per testare le nuove patch su Solaris e OpenSolaris.

Sun infatti contribuiva a PostgreSQL mettendo a disposizione gratuitamente delle macchine, ma Oracle le ha spente senza nessun preavviso e senza commentare l’accaduto.

Comportamento sicuramente legittimo “affaristicamente parlando” ma da condannare da un punto di vista etico ed umano.

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