5 pagine web tagliate fine e 3 etti di indicizzazione. Venghino signori, venghino !

Il web è diventato una macelleria ormai. Sopratutto in Italia.
Colpa della crisi, colpa dell’ignoranza, colpa della disoccupazione, ci si trova ormai in balia di strani individui che vendono sogni un tanto all’etto. Manco fossimo in macelleria.

In un offerta comparsa su Cinkue.com (sito di offerta servizi) Mariarita scrive :

posso creare siti web e blog con spazio e dominio gratuiti..per 10 euro cad. con consegna in giornata e provvedere anche al loro aggiornamento..il prezzo indicato si riferisce solo alla creazione del sito o del blog con inserimento base di materiali personali..contattatemi pure per maggiori informazioni. grazie

Simonedesign scrive invece : “Posso Realizzare Siti Internet per 200 €“.

Nella piccola/media azienda italiana purtroppo è raro trovare personale specifico nella cura dell’immagine aziendale e questo delicato compito viene solitamente ricoperto dal classico imprenditore (solitamente il titolare dell’azienda) che per forza di causa si affida al primo sedicente smanettone o peggio ancora al cugino del fratello dell’amico di infanzia che sa fare i siti UEB.

Gente perlopiù improvvisata, priva di ogni conoscenza teorica e pratica per produrre risultati tangibili.

Il cliente si ritrova dunque con un sito privo del gusto estetico, delle funzionalità desiderate, dell’usabilità.

Invece di creare un valore aggiunto alla sua attività si da una bella zappata sui piedi da solo presentando ai suoi visitatori o potenziali clienti un prodotto amatoriale non all’altezza delle sue aspettative e quelle dei suoi clienti.

Ricordiamo sempre che un sito Web non è fine a sè stesso, ma bensì è un mezzo che ha lo scopo di raggiungere obiettivi.
Vendere prodotti, acquisire utenti, far conoscere la propria azienda, dare un’immagine di sè all’altezza delle aspettative del cliente.

Un professionista serio che si rispetti non parla mai di prezzi e di costi fino a quando non si rende conto del tempo necessario a soddisfare le esigenze del cliente.

Il primo passo dunque è capire il cliente e le sue esigenze.

Ha le idee chiare di ciò che vuole ? In quale contesto lavorativo rientra ? Qual’è il fine del sito ? Chi sono i suoi concorrenti ? Ecc…
Per questo motivo un buon modo per conoscere il cliente è quello di proporre un questionario conoscitivo (brief) di circa 12 pagine in cui potremmo avere un’idea trasparente ed esaustiva di ciò che il cliente fa nella sua vita, le sue ambizioni professionali, la struttura aziendale, i prodotti ed i servizi da lui offerti, i principali concorrenti, ecc…

Successivamente un “breve” (solitamente dalle 2 alle 4 ore) colloquio con il cliente discuteremo il brief (già precedentemente analizzato) ed esporremo i nostri consigli e suggerimenti al fine di guidare il cliente verso la rotta per il successo, onde evitare naufragi nella realizzazione del progetto.

Questo è solo l’inizio per iniziare un progetto web di successo, in cui l’investimento iniziale darà sicuramente buoni frutti e non saranno soldi buttati con sedicenti Guru del web della domenica.

I costi saranno OVVIAMENTE superiori da quelli del ragazzino di turno in quanto difficilmente un prodotto di successo impiega meno di 3 settimane lavorative, ma in fondo anche Roma non è stata costruita in un giorno.

Vidatox.it

Questo sito Web ci è stato commissionato da una ONLUS con lo scopo di divulgare ed approfondire la recente scoperta scientifica di poter utilizzare il veleno dello scorpione blu cubano come trattamento complementare alle terapie antitumorali.

Tematica delicata che ci ha spinto a creare un layout il più navigabile e semplice possibile, decidendo di mettere direttamente in home page un decalogo con le risposte alle domande più frequenti.

E’ stata scelta dunque una veste grafica consona ed opportuna prediligendo un celeste che ispira fiducia ed è molto in voga nell’ambito medico e sanitario insieme al verde.

Abbiamo provveduto a realizzare un logo stilizzato che richiamasse il concetto dello scorpione blu cubano.

Per il sito invece si è scelto di utilizzare WordPress in quanto permetteva un facile sviluppo in minor tempo e minori costi nonchè di godere delle innumerevoli funzioni di blogging e delle sua innata predisposizione ad essere indicizzato con feature come l’url rewriting, la tag clouds, e il servizio pingomatic.

La gestione dei contenuti può essere fatta in modo del tutto indipendente tramite l’accesso al backend di amministrazione previo inserimento delle credenziali di amministrazione.

Tecnologie usate :

WordPress, Xhtml + CSS + PHP5 + MySQL5

Link : www.vidatox.it

Saraimmobiliareancona.it

Abbiamo partecipato a questo progetto collaborando con un’altra agenzia web della zona.

Essenzialmente è stato impaginato il layout grafico fornitoci dal grafico dell’agenzia web usando XHTML e CSS.

E’ stato poi progettato un Database e implementato tramite MySQL 5.

Successivamente è stato realizzato l’applicativo backend (pannello di amministratore) che permettesse all’utente finale di caricare le foto e la descrizione degli immobili.

Il pannello di controllo prevedeva l’inserimento di foto multiple, l’auto resize delle foto e la compilazione di un modello di scheda atta a descrivere le caratteristiche dell’immobile in esposizione.

E’ stato poi agganciato il Frontend tramite PHP5 al DB ed è stato ultimato il sito con l’utilizzo del mod_rewriting per generare url SEO Friendly.

L’applicativo di questo progetto è stato scritto interamente da zero su esigenze specifiche e personali del committente.

Tecnologie usate :

Xhtml + CSS + PHP5 + MySQL5
Link : www.saraimmobiliareancona.it

Dentideibambini.it

Dentideibambini.it nasce con lo scopo di far conoscere e promuovere la specializzazione del Dott. Paolo Passaretti in ambito odontoiatrico focalizzando i contenuti e la grafica su un target ben preciso l’odontoiatria infantile e la pedodonzia.

Specialista da decenni in questa branca dell’odontoiatria e titolare dell’omonimo studio, ha scelto di creare un punto di contatto e di informazione sulla prevenzione e cura dei piccoli pazienti e non solo.

E’ stato scelto di dare un impatto molto amichevole e scherzoso pur rimanendo in tema con la natura medica del sito, per cui un colore con richiami al verde sanitario ed un simpatico logo stile cartoon.

La piattaforma su cui è stato implementato il progetto è WordPress che ha permesso un’ottima malleabilità sia in fase di progettazione, sia in fase di consegna in quanto dispone di un backend amministrazione molto completo per poter esser completamente autosufficienti.

L’indicizzazione è stata inoltre aiutata nativamente dai plugin aggiuntivi di WordPress e dall’utilissima funzione di url rewriting.

Tecnologie usate :

xhtml + CSS + PHP5 + WordPress

Link : www.dentideibambini.it

Outlook Express perde email. Una bomba ad orologeria.

Questo post nasce da una serie di sfortunati eventi accaduti a nostri clienti nell’arco di questi ultimi 2 mesi.

Ciò che sembrava inizialmente un puro caso sporadico si è rivelata invece una costante decisamente pericolosa.

Outlook Express infatti tende (per qualche motivo sconosciuto) a perdere le email nel momento in cui si effettua la compressione dei messaggi.

Stranamente questo avviso è comparso proprio in questo arco di tempo e molti utenti si sono affidati ciecamente rispondendo si alla domanda che chiedeva se effettuare la compressione.
I risultati sono stati disastrosi : moltissime email, (addirittura anni di email) sono state perse in modo irrecuperabile.

La Microsoft stessa se ne lava le mani (avendo cessato il supporto nel 2005) pur essendo conscia di questo problema che affligge centinaia di migliaia di utenti al mondo, consigliando di migrare a soluzioni affidabili come Live Mail o Outlook Professional incluso nelle versioni 2003, 2007, 2010 della suite Office.

Si consiglia pertanto di effettuare al più presto un backup della posta di Outlook Express e di migrare a queste nuove soluzioni.

La soluzione più semplice (con meno funzionalità) ma gratuita è Windows Live Mail 2011.

Johannesburg Stock Exchange passerà a Linux

La Johannesburg Stock Exchange (JSE) ha annunciato che passerà ad una piattaforma basata su Linux durante i lavori di migrazione a Johannesburg.

Attualmente la JSE opera da Londra attraverso la piattaforma TradElect che è basata sulle tecnologie Microsoft .Net e Sql Server 2000. Il piano prevede il passaggio alla piattaforma Millennium Exchange entro la prima metà del 2012. Questa decisione arriva dopo la medesima scelta della London Stock Exchange (LSE) . Anche la LSE è passata da TradElect a Millennium Exchange dopo aver acquisito l’azienda MillenniumIT per 30 milioni di dollari.

La JSE intende tornare a Johannesburg per evitare problemi di connettività internazionale ed essere più vicina ai suoi clienti sudafricani.

CNAF, la previdenza sociale francese migra a PostgreSQL ed a Redhat Linux.

Il database (DBMS) Open Source Postgresql è il nuovo motore per Caisse Nationale d’Allocations Familiales (CNAF), la previdenza sociale francese.

L’organizzazione, responsabile nel 2009 di circa 69 miliardi di euro di scambi distribuiti a 11 milioni di richiedenti, ha sostituito all’inizio di quest’anno il relativo DBMS proprietario con l’alternativa GRATUITA ed Open Source Postgresql.

Secondo una dichiarazione pubblicata in settembre dall’azienda Bull, che assiste CNAF, Postgresql ha servito circa 1 miliardo di query SQL giornaliere.

La nostra scelta di PostgreSql non è stata determinata solo dal fatto che questo software è open source ” dichiara il Vice Direttore dei sistemi d’informazione del CNAF . “Questo è un DBMS tecnicamente ricco, che comprende tutte le caratteristiche di cui abbiamo bisogno. Ha livelli di prestazioni e l’affidabilità che soddisfano le nostre richieste in ambienti di produzione.

Tuttavia, dice di essersi mossi  verso Postgresql anche per permettere che l’organizzazione riduca i costi di licenza rispetto ad un DBMS proprietario. “Questa era un’occasione per far diminuire il costi di licenza.” Il delegato direttore è inoltre sicuro che la comunità Open Source di Postgresql aumenterà ancora la qualità di Postgresql.

La migrazione iniziata nel 2008 ha richiesto 18 mesi per migrare i 168 database in questione, occupando complessivamente 4 Terabyte dei dati.

Le mansioni amministrative normali sono state automatizzate ed il controllo del sistema è effettuato utilizzando una soluzione di software aperta, Nagios. In più, l’architettura che è stata realizzata caratterizza high-availability ridondato, con una sede remota di backup dati.
Secondo l’azienda Postgresql RDBMS gira su Linux Redhat.

Open Source, casi di successo. Nuova rubrica.

Occhi sgranati, braccia conserte, espressione smarrita e quell’ uhmmmmmmm sono le reazioni classiche quando si parla di Open Source ad un’azienda.
Più che parlarne sarebbe corretto dire PROPORRE.

C’è molta ignoranza nel panorama attuale della piccola/media azienda italiana, ignoranza “buona” (l’ignoranza in verità non è mai buona) di quella più etimologica del termine.
Ignorare ovvero che per ogni soluzione commerciale e sopratutto proprietaria, esiste spesso una valida alternativa equivalente Open Source.

Normalmente adottare software Open Source significa per l’imprenditore, minori costi ed un notevole risparmio.

Qualche purista storcerà il naso davanti a questa affermazione, ricordando che Open Source è diverso da Free e che ci sono ben altri benefici dall’adottare software a sorgente aperto piuttosto che affidarsi a soluzioni proprietarie.

Come dargli torto ? Inviterei il purista però a focalizzare l’aspetto commerciale, andando a proporre soluzioni open source ai vari clienti.
Alla fine tutto si ridurrà ad una singola parola : COSTO.

Quanto mi costa ?“, “quanto devo spendere ?“, “quanto risparmio ?” … sono le domande cruciali che il cliente si pone e pone al commerciale di turno.

Se consideriamo poi la crisi economica in questo momento storico, il bassissimo potere di acquisto salariale per software sviluppati oltreoceano (un programmatore negli USA guadagna in media sui 10 mila euro al mese), diventa vitale trovare la soluzione più economica per risolvere elegantemente i problemi aziendali senza andare a discapito sulle funzionalità, la stabilità, la sicurezza ed il supporto.

Rimane difficile però capire il concetto al cliente, quando si propone come alternativa al loro DBMS da 20 mila euro una soluzione GRATUITA.

Come fa ad essere gratuita ?“, “Se è gratuita allora non vale un fico secco“, “Ma è un programma fatto da ragazzini per passar tempo ?” … sono le classiche domande ed esclamazioni che ne susseguono.

Rimane purtroppo complesso, dispendioso in termine di tempo e di energie, spiegare come funziona tutto “l’ambaradan” che è l’Open Source, per cui abbiamo deciso di proporre una nuova rubrica intitolata “Open Source, casi di successo“, in cui verranno riportati casi reali in cui grandi e importanti realtà aziendali, PMI, hanno adottato l’open source in modo vincente nella loro azienda.

Stay tuned …