Comunicato incidente e irraggiungibilità dei servizi Web / Mail mattinata Venerdì 6 Marzo 2015

Nella mattinata di oggi  6 Marzo 2015 si è verificato una problematica tecnica che ha avuto come conseguenza un disservizio nella fornitura di servizi Web / FTP / Mail / DB nella fascia oraria compresa tra le 8:50 e le 11:22.

La cronologia degli eventi è descritta seguentemente :

08:50 : Inizio prime segnalazioni clienti di Siti web down e problemi posta
08:51 : Check del server, constatazione consumo CPU MySQL al 100%, restart del servizio MySQL
09:02 : Carico MySQL di nuovo inspiegabilmente al 100%, restart del servizio
09:03 : Carico MySQL di nuovo inspiegabilmente al 100%, restart del servizio
09:05 : Carico MySQL di nuovo inspiegabilmente al 100%, restart dell’intero server.
09:10 : Server down
09:14 : Restart server in modalità forzata
09:20 : Server ancora down
09:22 : Apertura ticket presso Server Farm e richiesta collegamento kvm per connessione remota
09:52 : Collegamento KVM e fornitura credenziali per l’accesso.
10:00 : Accesso al sistema che necessita un controllo dischi. Avvio fsck su partizione di sistema 2TB
11:20 : Fsck terminato, riavvio sistema
11:22 : Sistema Up, tutti i servizi raggiungibili, carico nella norma. Check dei servizi e controllo log.

Nel voler riassumere la problematica, il sistema è andato in deadlock a causa di un bug su MySQL derivante da una tabella corrotta che portava all’esaurimento della CPU con un carico massimo del 100%. Riavviare il servizio MySQL non aveva esiti sperati in quanto il problema era a livello filesystem. E’ stato pertanto riavviato il server che ha imposto un intervento manuale per il controllo del filesystem con fsck. Avendo dovuto operare su partizioni di 2 TB, il tempo impiegato è stato di 1 ora abbondante.

Terminato il check del FS, il sistema di è avviato correttamente con tutti i relativi servizi.

Attualmente la situazione sembra essere tornata a normalità con tutti i servizi funzionanti e raggiungibili, un carico CPU nella norma. Nessun dato è stato perso durante il disservizio.
Come sempre ricordiamo che disponiamo di backup incrementali e di procedure di disaster recovery collaudate e all’avanguardia e di operare nella massima professionalità ed efficienza al fine di garantire tutte le dovute certezze ai nostri clienti.

ArToo Campus, scuola di eccellenza per la formazione Web e mobile developer ad Ancona nelle Marche.

“Scuola, Formazione, Lavoro: parole importanti che richiedono attenzione e riflessione, ma anche cratività e innovazione. Innovazione Dirompente. Disruptive! Parola difficialmente traducibile in Italiano che trasmette quasi in forma onomatopeica una sensazione di urgenza di azione, di movimento, di nuove sfide e nuovi traguardi da raggiungere. Formare giovani e manager per un nuovo modo di lavorare in un mondo fatto di cultura e visione futura, applicando metodi e strumenti per ottenere risultati validi in tempi ridotti. Ci piace chiamarli “crash courses” e anche in questo caso la traduzione letterale è riduttiva: “corsi intensivi” non rende l’idea. Crash, scontro, attimo, momento, compressione.”

ArToo Campus - Disruptive Innovation

Sono queste le parole di presentazione con cui si presenta Artoo Campus, realizzato nella struttura storica della “Stella Maris” di Ancona ospita le aule di formazione, gli spazi per gli eventi e le attività parallele, e le camere riservate agli allievi. Un’immersione nel verde a due passi dal mare che ricalca lo spirito di un college per crescere un’atmosfera di condivisione e collaborazione fra allievi e docenti.

Il programma è sicuramente interessante vasto e completo, spaziando da HTML5 e CSS3, JQuery, PHP e SQL, Security, UX Design, Angular.js/Node.js/MongoDB, Android, iOS, AJAX e Webservices.

A nostro avviso il percorso più completo da intraprendere per entrare a piedi pari nel mondo dello sviluppo Web, con la finalità di padroneggiare ciò che oggi sono inopinabilmente gli strumenti per un professionista del web.

Potete trovare ulteriori informazioni sui corsi a http://www.artoocampus.it/

TROVATE BACKDOOR IN DIVERSI ROUTER DI CISCO, LINKSYS, NETGEAR E BELKIN

RouterUn ricercatore francese ha trovato una backdoor attiva in molti router Wireless commercializzati anche in Italia.

Sta facendo molto discutere quando dichiarato dall’ex tecnico della CIA Edward Snowden al giornalista Glenn Greenwald, indicando che in molti router e server prodotti da Dell, Cisco, Samsung, Western Digital, Seagate, Maxtor ecc sono presenti delle backdoor richieste ai produttori dalla NSA (National Security Agency). Se per molti erano solo ipotesi, arriva la conferma da Eloi Vanderbeken, uno sviluppatore / ricercatore francese, che ha rilevato una Backdoor in diversi modelli di router Wireless.

A causa di una dimenticanza della password di amministrazione del proprio router, il ricercatore francese ha deciso di studiare per bene il proprio router fino ad arrivare ad una strana backdoor che consentiva da remoto di inviare senza alcuna autenticazione.
Segnalata la scoperta, alcuni sviluppatori hanno iniziato a controllare i propri router verificando che la backdoor è presente anche in molti router prodotti da Cisco, Watchguard, Belkin, Linkys e Netgear ecc rilasciando anche una lista aggiornata che possiamo consultare da questa pagina.

A quanto pare attualmente ci sono più di 2.500 modelli di router che in omaggio ci regalano una bellissima backdoor, e parliamo solo di router, è possibile che ci siano anche “porte nascoste” anche in server, smartphone, tablet ecc. Tengo a precisare che la scoperta delle backdoor nei router risale da diversi mesi, personalmente ne sono venuto a conoscenza solo poche ore fa grazie alla segnalazione di un nostro lettore.
C’è da preoccuparsi??

Finisce il controllo del governo Usa sui domini di Internet. Parte un piano di transizione.

Il governo degli Stati Uniti sta lasciando il controllo sul sistema degli indirizzi di internet con una mossa che suscita però anche domande sul futuro delle comunicazioni. La decisione dà il via a una transizione che riguarda l’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l’ente non profit lanciato nel ormai lontano 1998 dal Dipartimento del Commercio Usa per governare il sistema che assegna gli indirizzi dei siti web e dirige il traffico su Internet. Ed è proprio questo dipartimento che spera di porre termine alla supervisione di Internet da parte di Icann al momento della scadenza del contratto prevista per il settembre del prossimo anno.

Con un annuncio ufficiale il dipartimento riconosce che ormai l’agenza è pronta per diventare un’organizzazione indipendente. L’agenzia presiede a diverse attività collegate a internet che finora sono state perseguite a nome del governo Usa anche da altre organizzazioni , prima tra tutte la Internet Assigned Numbers Authority (IANA) gestita da Icann. Si attende che all’imminente convegno di Singapore la nuova gestione di Icann sia accettata .

Ma perché il governo Usa sta cedendo quanto ancora possiede del diretto controllo su Internet? Icann presiede in qualche misura alle attività di background di Internet come il sistema dei nomi dei domini (DNS) e la modalità con cui i computer si collegano tra loro. Per raggiungere un’altra persona su Internet bisogna digitare un indirizzo sul computer . un nome o un numero. Questo indirizzo deve essere unico in modo che i computer possano trovarsi tra loro. Icann coordina questi identificatori unici in tutto il mondo. L’ente è costituito da entità con interessi internazionali e rappresentanti del governo . Ora il governo Usa ha deciso di conferire a Icann quanto era rimasto di propria competenza. Icann mantiene comunque il suo modello di direzione multistakeholder per ottenere “ sicurezza, stabilità, resilienza dei DNS di Internet”, andare incontro alle necessità di clienti e partner e mantenere aperta internet anche quando il contratto con l’agenzia National Telecommunications and Information Administration (NTIA) del dipartimento verrà a finire.

In questo momento la polemica infuria sul fatto che molti attribuiscono la decisione alle recenti rivelazioni sulle azioni di spionaggio tramite NSA, mentre ufficialmente NTIA dichiara che si tratta della parte conclusiva di un piano a lungo termine di privatizzazione del sistema DNS partito nel 1997.

Red Hat annuncia RHEL 7 Beta.

Red-Hat-7-RHEL-7Un certo numero di voi hanno posto la domanda, e ora abbiamo la risposta – RHEL 7 beta è ora disponibile!

Oggi è una tappa emozionante per Red Hat come condividiamo la notizia della disponibilità beta di Red Hat Enterprise Linux 7.

Con l’annuncio di oggi, stiamo invitando i clienti Red Hat, partner e membri del pubblico per fornire un feedback su quello che riteniamo sia il nostro rilascio più ambizioso fino ad oggi. Red Hat Enterprise Linux 7 è progettato per offrire un sostegno per le future architetture applicative offrendo allo stesso tempo la flessibilità, la scalabilità e le prestazioni necessarie per distribuire attraverso bare metal, macchine virtuali e infrastrutture cloud.

RHEL 7 Beta mette in mostra centinaia di nuove funzionalità e miglioramenti, soprattutto in queste zone:

  • Linux Containers
  • Performance Management
  • Physical and Hosted In-place Upgrades
  • File Systems
  • Networking
  • Storage
  • Windows Interoperability
  • Subsystem Management

RHEL 7 per gli sviluppatori

Con Red Hat Enterprise Linux, gli sviluppatori possono creare applicazioni moderne che possono essere tranquillamente distribuite in produzione utilizzando le più recenti tecnologie stabili, tra cui:

Inoltre, con l’ultima OpenJDK7, potrete sperimentare i tempi di avvio più rapidi per le applicazioni. Inoltre è possibile installare ed eseguire il debug con più JDK in parallelo, pur avendo accesso agli ultimi aggiornamenti che vengono rilasciati a monte.

Ecco l’annuncio ufficiale : http://www.redhat.com/about/news/archive/2013/12/red-hat-announces-availability-of-red-hat-enterprise-linux-7-beta

e-Commerce nel mercato del lusso. Shopping del lusso.

shopping-online-lussoLo shopping del lusso passa per l’e-commerce. L’analisi è stata condotta da Google Ipsos su un campione di 400 persone con reddito superiore a 100.000 dollari che hanno acquistato da siti e-commerce per almeno due volte con un valore medio di circa 2500 dollari di spesa.

In Italia invece il mercato del lusso come si è approcciato agli e-commerce ?

L’analisi condotta ha stimato che circa il 98% delle persone che acquistano online beni di lusso navigano in rete quotidianamente quindi sono avvezzi alle nuove tecnologie. Inoltre il cluster è composto da utenti con età compresa tra i 30 e 50 anni ed utilizza circa tre differenti dispositivi per le ricerca di informazioni prima di acquistare online. Il settore più produttivo nella vendita on line è quello relativo all’abbigliamento, accessori ed orologi. Il campione intervistato ricerca online informazioni principalmente in due modi:

  1. il 74% utilizza fonti dirette
  2. il 65% invece si informa cercando in rete sui motori di ricerca

 

I dispositivi più diffusi per cercare informazioni on line sono:

  1. Tablet 35%
  2. Smartphone 34%
  3. PC 64%

In risposta a queste cifre le major di settore hanno recepito i benefici che gli ecommerce possono portare ed hanno creato vere e proprie boutique online.

Inoltre in Italia ha avuto molto successo l’e-commerce degli e-commerce dedicato a brand della moda ormai famoso in tutto il mondo: YOOX

Conclusione

Il mercato del lusso ha utilizzato lo strumento del sito e-commerce per ampliare il proprio mercato, infatti l’acquisto di un prodotto di lusso non necessita eccessive ricerche perchè nella maggior parte dei casi chi lo cerca già lo conosce e vuole solo acquistarlo il prima possibile. In Italia chi compra beni di lusso direttamente da siti e-commerce è circa il 7%.

shopping-del-lusso

Corsi e Voucher Alta Formazione: Linux, CED, Virtualizzazione, Cloud, PHP e MySQL

Dal 4 luglio 2011 al 4 agosto 2011 i cittadini RESIDENTI nelle Regioni Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto potranno richiedere un voucher alla propria Regione per frequentare i corsi del Catalogo Interregionale 2011 dekka Cescot Veneto.

Advanced LINUX System Administrator

Obiettivi: fornire le competenze necessarie all’uso del sistema operativo open source LINUX
Durata: 160 ore di formazione + 40 ore di project work
Contenuti: Installazione Linux con ubuntu; distribuzione Debian; Installazione e configurazione di SAMBA; Installazione econfigurazione WebServer e DataBase Server; Firewall; Openvp; Open WRT; configurazione WEP/WPA

Progettista CED , Virtualizzazione e Cloud

Obiettivi: fornire le competenze avanzate in ambito virtualizzazione, IT management e cloud computing
Durata: 160 ore di formazione + 40 ore di project work
Contenuti: Creare una Sala Server (struttura fisica; sicurezza e privacy); Sistemi di virtualizzazione e cloud computing (virtual infrastructures; configurare e monitorare un sistema virtuale; Web 2.0; cluod computing; scenari di utilizzo)

PHP 6 e MYSQL

Obiettivi: imparare e utilizzare l’uso del linguaggio PHP 6 e le interazioni con il database MYSQL
Durata: 160 ore di formazione + 40 ore di project work
Contenuti: Design Patterns; Classe collection; Astrazione database; utilizzare i servizi del web; architettura dell’applicazione; application framework con PHP; Pianificare e gestire un progetto con PHP.

La richiesta di voucher avverrà sul portale www.altaformazioneinrete.it dopo avere effettuato la registrazione.
Per ricevere assistenza, informazioni e i contenuti dettagliati sui corsi Cescot Veneto collegatevi al sito www.cescotveneto.it, inviate una mail a info@cescotveneto.it oppure telefonate allo 049/8174610.

Skype ed Eutelia : Numeri Skype In Addio ?

Gli abbonati Skype che hanno un numero Skype (Skypein) italiano hanno ricevuto una mail che indica come Skype si appoggi ad Eutelia, ed Eutelia (in amministrazione controllata) non possa più garantire dopo il 28 Agosto prossimo le condizioni praticate fino ad ora ai clienti di Skype.

Andando sul sito di Skype si nota agevolmente come sia già sospesa la possibilità di attivare nuovi numeri Skype italiani.

Ecco per la cronaca il testo della mail che abbiamo noi stessi ricevuto :

Gentile dreamsnet.it
Ci rincresce informarti che dal 28 agosto, il nostro fornitore di Numeri online Eutelia Spa (in amministrazione straordinaria), non sarà più in grado di fornire i numeri con le stesse condizioni e modalità offerte fino ad ora.
Per poter continuare a fornire il servizio dopo il 28 agosto, stiamo lavorando attivamente con Eutelia S.p.A., il Ministero e altri fornitori di Numeri online in Italia. Se questa trattativa non dovesse avere successo, il tuo Numero online smetterà di funzionare il 28 agosto. Resta inteso che, se tale circostanza dovesse verificarsi, la parte di abbonamento al Numero online non utilizzata sarà risarcita e manderemo ulteriori informazioni sulla portabilità in Italia per un eventuale trasferimento del Numero online ad un altro fornitore.
Ci scusiamo in anticipo per il disagio causato da questa situazione che, purtroppo, non dipende dalla nostra volontà.
Sarà nostra cura fornire ulteriori informazioni sugli sviluppi di questa situazione,
Cordiali saluti.
Skype

L’unica cosa che ci rincuora è che i biglietti da visita, la carta stampata e le brochure andranno stampate in tipografia dopo l’estate. La possibilità almeno di effettuare le correzioni al numero telefonico (nel caso skypein muoia) ed evitare un danno economico non indifferente. Massima solidarietà a coloro che dovranno ristampare tutto.

AGGIORNAMENTO A MARTEDI 2 AGOSTO (ore 4:43)

A quanto pare sono diversi gli utenti incappati in questo increscioso inconveniente come si puù leggere nel forum ufficiale di Skype a QUESTO INDIRIZZO , e gli animi sono piuttosto (giustamente) agitati.

Utenti che hanno comprato software compatibili  certificati con Skype per valore di oltre 500 euro, che saranno del tutto inutili se il numero cesserà di esistere.

Utenti che hanno tutto il marketing della loro società (bigliettini da visita, volantini, gadget, pubblicità varie..) legato al numero online.

Oltretutto dare la notizia della cancellazione dei numeri di telefono nel mese di Agosto dove sono tutti in ferie è sicuramente il modo meno adeguato per permettere i clienti skype di contattare i loro clienti e fornitori e arginare in qualche modo questo scempio senza precedenti.

Qualcuno parla già di Class Action e credo che sia il minimo dati gli enormi danni che stanno causando con la loro superficialità e incompetenza.

Chi vivrà … vedrà !

AGGIORNAMENTO A GIOVEDI 4 AGOSTO : EUTELIA DA PRECISAZIONI SU SKYPE.

In un comunicato stampa inviato a Punto Informatico, Eutelia offre le proprie precisazioni rispetto alla possibile sospensione dei numeri Skype.

Eutelia S.p.A. in a.s. (ai sensi D.lgs 270/99) smentisce fermamente le notizie apparse in questi giorni a mezzo web originate dalla comunicazione inviata da Skype ai propri clienti sulla possibile sospensione, a partire dal 28 agosto 2011, dei servizi erogati a quest’ultimi attraverso l’utilizzo di numerazioni geografiche di Eutelia.

Le stesse sono erronee, destituite di ogni fondamento e potenzialmente lesive dell’immagine di Eutelia, infatti:

a) la sospensione dei servizi erogati da Skype non è in alcun modo riconducibile ad Eutelia che ha sempre continuato a garantire a tutti i propri partner commerciali nonché ai propri clienti finali la assoluta qualità e continuità dei propri servizi, anche oltre gli impegni contrattuali;

b) la sospensione dei servizi erogati da Skype ai propri utenti finali è esclusivamente riconducibile ad un recente provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico (prot. 59624 del 14 luglio 2011) che ha imposto ad Eutelia la disattivazione delle numerazioni geografiche di cui essa è titolare ed attraverso le quali Skype ha fino ad oggi potuto erogare i servizi agli utenti, non essendosi Skype conformata alla normativa italiana ed alle indicazioni al riguardo da tempo prescritte dal competente Ministero;

c) il provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico giunge all’esito di una serie di segnalazioni precedentemente inviate a Skype, sia dal Ministero che da Eutelia, con le quali infine il Ministero aveva intimato a Skype di conformarsi alla normativa italiana di settore avendo riscontrato delle anomalie relative al servizio in questione; nello spirito di collaborazione di Eutelia e nella volontà di coadiuvare il cliente Skype, Eutelia aveva immediatamente manifestato la propria disponibilità, tuttora attuale, a far sottoscrivere alla stessa un nuovo contratto che recepisse le indicazioni del Ministero: la proposta è ad oggi rimasta tuttavia disattesa da Skype.

d) ove permanesse questa situazione di stallo, come detto in alcun modo imputabile a Eutelia, ed in caso di sospensione dei servizi Skype, Eutelia farà quanto possibile per ridurre al minimo gli eventuali disservizi per l’utenza.

I Commissari Straordinari
Gianluca Vidal -Francesca Pace – Daniela Saitta

Oracle is Evil ? Storia di un commento su Facebook : censura e considerazioni personali.

Oracle non ci piace. Non ci è mai piaciuta.
Non che non ci piacciano i loro prodotti (per cui forniamo assistenza e sviluppo), ma non ci piace il loro modo di far business.

Un’azienda di vecchio stampo, ricca e senza scrupoli che mira solo ed esclusivamente ai profitti fregandosene di concetti etici e community nate con l’avvento dell’Open Source.

Sarebbe da aprire un dibattito sull’acquisizione di Sun Microsystem e delle scelte adottate nei confronti dei prodotti Sun, un’azienda innovatrice che ha saputo stare sul mercato ai massimi livelli in simbiosi con la comunità Open Source.
Sarebbe appunto, ma non lo facciamo perchè non basterebbero migliaia di righe per approfondire l’argomento, per cui ci limiteremo solo a porre le seguenti domande :

  • A Oracle interessava veramente un DBMS nettamente inferiore al suo (MySQL), una suite da ufficio gratuita (OpenOffice), un linguaggio ormai in declino se non fosse usato da google su android (Java) ?
  • Ha veramente senso citare in tribunale Google per il codice Java integrato nella piattaforma Android ?

O ha acquistato Sun con l’unico scopo di fare da patent troll ?

Ognuno si faccia pure la propria idea in merito. A buoni intenditor poche parole.

Vale invece la pena spendere qualche parola, o meglio qualche riga, sulla vicenda di ieri 9 Maggio nella pagina Fan Ufficiale di Oracle http://www.facebook.com/Oracle, al commento del post giallo evidenziato in basso.

All’invito ad iscriversi alla Newsletter di Oracle Unbreakable Linux infatti, commento testualmenteOracle use Redhat package. Oracle is Evil.
Ne ricavo un ban dalla loro pagina ufficiale a cui mi riscrivo stamane cliccando mi piace, ma come si vede dallo screenshot precedente, non ho più la possibilità di commentare i loro post.

Cos’è stato detto di male ? Che Oracle a suo modo sfrutta i sorgenti di Redhat per trarne profitti ? Anche CentOS lo fa ma almeno lo fa a livello community e in modo etico e responsabile.
O forse Big Oracle si è “stranita” a causa dell’affermazione Oracle is Evil ?

E’ strano che al giorno d’oggi tutti puntano il dito contro Microsoft, Google, Facebook e nessuno se non pochi addetti ai lavori si rendano conto dei danni alla comunità che un’azienda come Oracle POTREBBE fare con la loro business strategy, avendo in mano prodotti tecnologici di rilevanza utilizzati in molteplici contesti e nella vita di tutti i giorni. (basti pensare MySQL e Java per fare un esempio).

E’ in questi casi che bisogna lodare Stallman e la sua licenza GPL alla base di moltissimi prodotti che Oracle dispone dopo l’acquisto di Sun, che permette fork di progetti vitali onde evitare il predominio di aziende sfacciate che non hanno scrupoli a far morire prodotti validi e di pubblica utilità solo per rimanere leader sul mercato.

Outlook Express perde email. Una bomba ad orologeria.

Questo post nasce da una serie di sfortunati eventi accaduti a nostri clienti nell’arco di questi ultimi 2 mesi.

Ciò che sembrava inizialmente un puro caso sporadico si è rivelata invece una costante decisamente pericolosa.

Outlook Express infatti tende (per qualche motivo sconosciuto) a perdere le email nel momento in cui si effettua la compressione dei messaggi.

Stranamente questo avviso è comparso proprio in questo arco di tempo e molti utenti si sono affidati ciecamente rispondendo si alla domanda che chiedeva se effettuare la compressione.
I risultati sono stati disastrosi : moltissime email, (addirittura anni di email) sono state perse in modo irrecuperabile.

La Microsoft stessa se ne lava le mani (avendo cessato il supporto nel 2005) pur essendo conscia di questo problema che affligge centinaia di migliaia di utenti al mondo, consigliando di migrare a soluzioni affidabili come Live Mail o Outlook Professional incluso nelle versioni 2003, 2007, 2010 della suite Office.

Si consiglia pertanto di effettuare al più presto un backup della posta di Outlook Express e di migrare a queste nuove soluzioni.

La soluzione più semplice (con meno funzionalità) ma gratuita è Windows Live Mail 2011.